Intervista al dott. Giuseppe De Nigris, responsabile monitoraggio e controllo del Gal Valle della Cupa ed esperto in finanziamenti per le aziende. Nell'attuale congiuntura economica sfavorevole, l'andamento del credito bancario alle imprese non poteva che risentirne.
Imprese e famiglie iniziano ad accusare sintomi di difficoltà economica, ricorrono al prestito bancario, le banche erogano i prestiti ma, nel volgere di poco tempo, tali prestiti non vengono restituiti, le banche diventano più prudenti, prestano meno, e solo a fronte di maggiori garanzie, le imprese peggiorano la loro situazione economica e così via...
In questo contesto di carattere generale, Dott. De Nigris, cosa suggerisce, ad un giovane imprenditore che intenda avviare un’attività?
Beh, la risposta non è semplice e il rischio della demagogia, del populismo, è dietro l’angolo. Distinguiamo: se l’imprenditore ha ottime idee ma nessuna risorsa ha davanti a sé due strade. O rivolgersi a qualcuno che creda nella sua idea e sia disposto ad investire capitale di rischio (cioè: capitale sociale, non prestiti) oppure rivolgersi ai finanziamenti a fondo perduto disposti di volta in volta da vari Enti nazionali, europei e spesso veicolati tramite gli enti locali ( nel nostro caso i GAL). Concentrandoci sul secondo caso, che è quello più ricorrente con i finanziamenti del Gal Valle della Cupa, il giovane dovrà partecipare al relativo bando di concorso, predisporre la presentazione del suo progetto imprenditoriale secondo regole indicate di volta in volta, sulla base delle quali un’apposita commissione stilerà una classifica e darà luogo ai previsti finanziamenti a fondo perduto.
Se il giovane imprenditore riuscirà ad avere accesso ai previsti finanziamenti a fondo perduto potrà recarsi presso le banche e comunicare la situazione. A titolo esemplificativo il soggetto può recarsi in banca ed illustrare il progetto di impresa e le proprie necessità economiche ( per es. un attività finanziabile per max 50 mila euro). Di questi, 25mila euro vengono finanziati dal soggetto che predispone il bando ( nel caso di specie il GAL).
Restano gli altri 25mila euro. Cosa suggerisce perché la banca possa concedere il finanziamento?
E’ necessario sapere che nessuna banca eroga volentieri credito in una impresa nella quale l’imprenditore non versi neanche un euro di capitale proprio. Perciò, l’ideale sarebbe comunicare alla banca la propria disponibilità a partecipare con proprio capitale ( per es. con 5mila euro). L’accoglienza sarà, di sicuro, più favorevole.Strumento finanziario a sostegno degli imprenditori è il Fondo di garanzia, che sostiene lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese Italiane concedendo una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle banche sino ad una copertura pari all’80% del finanziamento richiesto. Con l’intervento del Fondo, il finanziamento, in relazione alla quota garantita, è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato.
In alternativa, l’impresa può attivare la cosiddetta “Controgaranzia” rivolgendosi ad un Confidi o ad altro fondo di garanzia che provvederanno ad inviare la domanda di controgaranzia al Fondo. In sostanza è il Confidi a garantire il finanziamento concesso dall’Istituto di Credito e a garantirsi a sua volta grazie all’intervento del Fondo.È importante sottolineare che rivolgendosi al Fondo di Garanzia l'impresa non ottiene un contributo in denaro o l’erogazione diretta di un finanziamento agevolato, ma ha la concreta possibilità di ottenere attraverso banche, società di leasing o confidi, un vantaggio che si può concretizzare in condizioni economiche migliori riguardo tassi e commissioni o nell’erogazione di maggior credito.
Nella gestione di un finanziamento pubblico un aspetto da non trascurare è quello del profilo finanziario dell’operazione: spesso i finanziamenti a fondo perduto sono erogati a SAL (cioè: prima si pagano fornitori e maestranze e solo dopo, dietro presentazione di fattura quietanzata, l’Ente provvede al pagamento, talvolta, ahimè, in ritardo…). Ciò potrebbe comportare problemi, ma anche in questo caso l’intervento della Banca può essere risolutore, mettendo a disposizione anticipatamente il denaro occorrente dietro presentazione del decreto di ammissione al finanziamento a fondo perduto.
In sintesi ottenere l’accesso ad un finanziamento a fondo perduto è una straordinaria opportunità per un giovane imprenditore, che tuttavia, non deve rinunciare alla necessaria prudenza nella gestione delle numerose complessità economiche e finanziarie che l’esercizio di una attività imprenditoriale necessariamente comporta.
BANCHE ED IMPRESE: QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO