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TED sta per Technology Entertainment Design ed un ciclo di conferenza che si tiene ogni anno in California e ogni due anni in altre città del mondo, il cui obiettivo è riassunto nella formula idee degne di essere diffuse. A Novembre è stata la volta di Lecce, a tema il coraggio.
E di storie di coraggio ne sono state raccontate davvero tante, così tante che a fine giornata ci si sentiva tutti un po’ più coraggiosi. Ma cos’è il coraggio? Questa è stata la domanda di TedxLecce 2013. E di risposte ne sono state date molte, ognuna diversa. Perché il coraggio è tante cose, lo capisci dalle storie eccezionali che sono state raccontate. 
È la forza di andare avanti di Vincenzo Deluci, musicista rimasto immobilizzato dopo un incidente stradale con il suo desiderio di andare oltre e creare strumenti musicali per chi come lui ha delle limitazioni fisiche; il coraggio è anche quello di Maryam Al Khawaja - giovane vicepresidente del Centro per i diritti umani del Bahrain che lotta per i diritti umani contro la violenza e la sopraffazione di un regime dittatoriale e che dice che il senso della lotta sta nel processo di cambiamento che si innesca anche se non si vedranno subito i risultati del proprio attivismo; ancora il coraggio è quello di Andrea Loreni, filosofo e funambolo, che racconta di come abbia imparato a guardare in faccia la paura per conoscerla ed attraversarla così come il vento attraversa i giorni. Il coraggio è quello di Alessandro Leo, attivo da dieci con l’associazione “Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e impegnato nella costruzione di percorsi di legalità, esperienza che ha fatto maturare in lui l’idea di rifiutare l’idea dell’eroe antimafia e racconta come è solamente attraverso la costruzione di comunità e il NOI che si può avere tutti un po’ più di coraggio. O di Selene Biffi impegnata da anni in progetti di cooperazione internazionale che vedono nell’educazione l’elemento chiave del cambiamento di un paese come l’Afghanistan. 
O come Massoud Hassani che ha fatto del design uno strumento per raggiungere obiettivi ben più importanti dell’estetica di una sedia (come scherzosamente dice), creando il Mine Kafon, una sfera di bambù e plastica biodegradabile alimentata a vento in grado di bonificare i campi minati delle zone di guerra. storie molto diverse tra loro che hanno però qualcosa in comune: la capacità di superare la paura che si manifesta in varie forme e che spesso blocca desideri ed aspirazioni. Ma questa esperienza del Tedx leccese si dimostra di come con la propria forza e con la collaborazione di tanti, si può osare. E allora forza, coraggio!

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